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Progetto vincitore di Portraits On Stage
Produzione Cercamond Compagnia Teatrale
​
con
Fortuna Liguori
Andrea Cioffi
Sara Guardascione
​
drammaturgia e regia Andrea Cioffi
disegno luci Filippo Mugnai
impianto scenico Fortuna Liguori
​
si ringrazia Teatro di Bucine e Diesis Teatrango
​
foto di scena di Piero Chierici
​
Sinossi
Lena ha trent'anni ed è una pittrice.
Un giorno Dana, agente di una nota quanto misteriosa artista, Phoebe, la contatta dopo
aver visto un suo dipinto messo online da un amico: lasciandosi modificare dai consigli di
Dana, Lena ha davanti a sé un successo non meno straordinario di quello della sua
famosa assistita.
La nostra protagonista si troverà a modificare ancora e ancora e ancora il ritratto;
passando per diversi stili, dal realismo all'impressionismo, lasciandosi modificare
soprattutto dall'opinione del web circa il suo work in progress, fino a mettere in
discussione la sua stessa percezione di ciò che la circonda: le amicizie, il lavoro, l'amore.
In un vortice onirico e creativo, Lena si chiuderà sempre più nella sua arte, al punto da
distorcere completamente la realtà e da non riuscire più a distinguere ciò che èdipinto da
ciò che non lo è.
Note di regia
La vita digitale ha inevitabilmente modificato il nostro modo di percepire il mondo,
certo, ma quanto ha modificato la maniera dell'artista di restituire la propria arte a quello
stesso mondo?
Ci siamo chiesti quale sia la percezione del lavoro dell'artista da parte di chi non è un
addetto ai lavori.
Ci siamo interrogati su quale fosse il confine tra competenza e cialtroneria, tra ruolo e
posa, in un mondo in cui l'immagine pubblica e privata sono sempre più confuse,
veicolate dal racconto che ciascuno, artista o meno, sceglie di dare di sé.
Abbiamo esplorato la diversa utenza di ciascun social media, che, ognuno per un
motivo diverso, continuano ad ampliare il proprio pubblico mentre noi artisti fatichiamo a
ritagliarci uno spazio.
Dove inizia il torto dell'artista?
Dove finisce la ragione del social?
Nel raccontare la storia di Lena, una pittrice appartenente alla generazione dei
Millennials, gli attuali trentenni, abbiamo voluto farlo in maniera semplice: l'abbiamo
affiancata a due personaggi che potessero contenere nella loro essenza il sunto delle
nostre indagini, in un mondo colorato, grottesco e moderno, abbiamo dato voce alle
riflessioni della nostra artista, dalle più logiche a quelle più emotive, immaginando un
percorso di creazione artistica, in cui il mondo interiore della nostra protagonista e quello
esteriore del nostro studio potessero dialogare, lasciando riecheggiare le nostre
domande